Oh sì Luigi, hai ragione, sono molto legata alla mia terra. Penso che sia importante mantenere vive le tradizioni e tramandarle ai nostri figli
Come la favola di Gelindo e Gelinda:
Ogni anno a Savona, durante la Festa di Santa Lucia, il 13 dicembre, un'anziana Figurinaia si recava alla fiera a vendere le sue statuine di terracotta e a tutti raccontava la storia di Gelindo e Gelinda, i primi due pastori giunti alla grotta di Betlemme portando con sé i doni per Maria e Giuseppe: una pollastrella per farne caldo cibo e le fasce per avvolgere il Bambinello.
La simpatica vecchietta aveva un suo modo personale nel disporre le statue del presepe e a tutti diceva: "Gelindo e Gelindo, marito e moglie devono essere messi davanti a tutti e accanto alla grotta deve esserci Matteo, cognato di Gelindo, che suona il piffero".
Secondo la sua narrazione, Matteo incontrò la sorella ed il cognato di ritorno dalla Sacra Grotta e li vide talmente felici da avere il desiderio di andare anche lui a rendere omaggio al Santo Bambino, rammaricandosi però di essere talmente povero da non avere altro da portargli che la sua musica.
Con l'unico dono di cui disponeva si recò alla Grotta dove suonò per Loro "Tu scendi dalle stelle" e tanto fu bella quella musica che Gesù si voltò a guardarlo sorridendo.
La donna prosegue con la disposizione delle altre statuine: "Poi dovete mettere U'Zéunn e A'Zéunna che sono marito e moglie, gli eterni freddolosi avvolti nella lunga mantellina. Poi ponete la lavandaia, Bartolomeo, il pastore con la moglie, e le due donne che portano fascine alla fornace di ceramiche.
Più distanti dovete mettere i Re Magi, quello nero per ultimo, perché essendo un pagano si è perso per strada".
Se vi va, fate una visita virtuale al Presepe allestito a Luceto da Maria e Renato Piccone
http://www.albissola.com/presepe.htm