in realtà, non credo sia una regola usare i pezzi di sughero al contrario...credo piuttosto che bisogna fare "di necessità virtù" cercando di sfruttare al meglio gli incastri, quindi girare i pezzi a seconda della necessità!
credo sia d'aiuto non usare pezzi di corteccia troppo grandi, bensì più piccini, così da poter imprimere alle montagne le forme desiderate e non dover seguire per forza la forma del pezzo di corteccia.
quanto alla questione intercapedini, a napoli si usa un impasto di stucco, vinavil, acqua, polvere di sughero e pezzettini di carta di giornale tagliati a coriandoli.
questi servono per rendere l'impasto più omogeneo ed elastico...deve risultare quasi come das quanto a consistenza.
un altro trucchetto consiste nel dare a quest'impasto già la tinta del fondo che useremo per il presepe intero, così da evitare quelle differenze di colore che si notano tra un pezzo di corteccia e l'altro.
insomma, una volta stuccato e asciugato il tutto, qualche colpetto di cartra vetro dove serve e poi tratta tutto come un monolite!
spero di essere stato chiaro!
un abbraccione!
Montagne di sughero
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